Per valutare la luce bisogna sempre tenere in considerazione le seguenti caratteristiche: la qualità, la direzione, il contrasto, l'uniformità, l'intensità e il colore.
Qualità
La qualita della luce puo essere valutata a secondo delle ombre che fa proiettare e che possono essere dure e nette o morbide e soffuse.
Piu una sorgente di luce è piccola rispetto al soggetto illuminato e alla distanza da esso, piu le ombre proiettate saranno nette. Piu la sorgente di luce è grande piu le ombre saranno diffuse.
Una luce dura può essere data da una sorgente puntiforme compatta come un faretto o anche il sole. (L'enorme distanza dalla terra rende pressocche puntiformi anche il sole o la luna). Una luce diffusa, morbida può essere data ad esempio dal cielo coperto oppure da una sorgente con una grande superfice riflettente, tipo un pannello diffusore o una parabola per flash di grandi dimensioni.
Una cosa importante da ricordare è che i riflessi sul soggetto hanno sempre la forma della luce che li ha prodotti.
Direzione
La
direzione della luce influisce sulla forma e sull’aspetto superficiale
del soggetto. Potete fare qualche esperimento, illuminando con una
lampada e provando a cambiarne posizione attorno al soggetto, ad ogni
scatto potrete verificare l’effetto che produce ogni singola posizione
della lampada.
Siamo
di norma abituati ad avere un’illuminazione dall’alto che è la
condizione della luce solare e che consideriamo naturale. Illuminando il
soggetto dal basso, per esempio, potremo sortire un effetto drammatico
cupo, minaccioso, mentre se poniamo la luce lateralmente ne vedremo
esaltarne le ombre superficiali e quindi rugosità e texture della
materia di cui è fatto il soggetto.
Le
donne normalmente odiano accentuare le rughe del volto e quindi è
meglio non usare questo tipo di luce su dei ritratti femminili ma a
volte potremo renderci conto che se ne può esaltare il significato
usando proprio questa luce.
Tutte queste cose valgono sia per la luce dura che per quella soffusa, ovvio che con la prima gli effetti saranno più evidenti.
Contrasto
Il
contrasto in una scena da fotografare è il rapporto tra la zona piu
luminosa e quella piu buia. In genere però l’occhio umano è in grado di
registrare differenze di luminosità molto di piu rispetto a una
pellicola o ad un sensore digitale. Questo perche l’occhio umano è in
grado di adattarsi rapidamente all differenze di luce.
Questo
fa si che se esponiamo correttamente le parti piu luminose di una
scena, potremmo ritrovarci un fotogramma con dei neri senza dettagli
nella parte meno luminosa della scena ripresa. Viceversa se esponiamo
correttamente le parti meno luminose della scena potremmo ritrovarci le
alte luci bruciate e prive di dettagli.
Bisogna
quindi prestare la massima attenzione mentre fotografiamo al contrasto
della scena e se con la nostra macchina siamo in grado di riprendere la
scena completamente o se dobbiamo operare una scelta tagliando
dall’inquadratura le parti piu luminose o quelle piu scure. Oppure
decidendo se vogliamo comunque una parte bruciata o una parte
completamente nera.
Se
disponiamo di una luce aggiuntiva o di un pannello riflettente
potremmo ovviare a precedenti problemi illuminando la parte piu scura e
quindi sostanzialmente riequilibrando il contrasto per la nostra
macchina fotografica.
In
genere una pellicola in bianco e nero puo sopportare un contrasto di
circa 3 stop e ½ mentre per un sensore digitale è buona norma fare un
test alla propria macchina poiché ogni sensore ha una sua risposta al contrasto propria.
Uniformità
Illuminando un soggetto molto esteso con la sola luce del flash, difficilmente questi sarà illuminato uniformemente su tutta la sua superficie. Questo dipende da una legge fisica la quale dice che l’intensità della luce diminuisce con il quadrato della distanza. Quindi vi sarà una differenza di contrasto tra la parte del soggetto più vicina al flash e quella più lontana. Bisognerà tenere conto di questo fattore tutte le volte che fotografiamo.
Intensità
L’intensità della luce che colpisce un soggetto dipende come dicevamo più sopra dal quadrato della distanza. Aumentando la distanza della sorgente di 1 metro, avremo ridotto l’intensità di luce, che colpisce il soggetto, ad un quarto di quella iniziale. In esterni la distanza dal sole non può ovviamente essere modificata ma possiamo interporre dei pannelli per modificarne l’intensità. Mentre in studio possiamo o variare la potenza delle lampade oppure avvicinare o allontanare la fonte luminosa oppure il soggetto dalla fonte. Nei flash avremo un selettore che ci consentirà di aumentare o diminuire la potenza del lampo.
Colore
La luce è formata da onde elettromagnetiche che, a secondo degli elementi chimici che la producono, ha lunghezze d’onda differenti e quindi anche colori differenti..
La diversa colorazione dei vari tipi di luce viene chiamata temperatura colore ed è misurata in gradi Kelvin e va dalla luce di una candela a circa 1000-2000 K° agli 11000-20000 K° di un cielo blu.
Sostanzialmente
però quasi tutte le fonti luminose ci sembrano bianche infatti il
nostro cervello compensa qualche colore predominante. La pellicola o il
sensore invece registra queste differenze e dovremo opportunamente
usare la pellicola appropriata o impostare la temperatura colore sulla
ns macchina. Potremo usare anche dei filtri per esempio se usiamo una
pellicola per luce diurna in interni dove l’illuminazione è formata da
lampade al tungsteno useremo il filtro 80A (azzurro) che serve a
freddare i colori viceversa useremo un filtro 85B se usiamo la
pellicola per tungsteno per fotografare in esterni.
Uniformità
Illuminando un soggetto molto esteso con la sola luce del flash, difficilmente questi sarà illuminato uniformemente su tutta la sua superficie. Questo dipende da una legge fisica la quale dice che l’intensità della luce diminuisce con il quadrato della distanza. Quindi vi sarà una differenza di contrasto tra la parte del soggetto più vicina al flash e quella più lontana. Bisognerà tenere conto di questo fattore tutte le volte che fotografiamo.
Intensità
L’intensità della luce che colpisce un soggetto dipende come dicevamo più sopra dal quadrato della distanza. Aumentando la distanza della sorgente di 1 metro, avremo ridotto l’intensità di luce, che colpisce il soggetto, ad un quarto di quella iniziale. In esterni la distanza dal sole non può ovviamente essere modificata ma possiamo interporre dei pannelli per modificarne l’intensità. Mentre in studio possiamo o variare la potenza delle lampade oppure avvicinare o allontanare la fonte luminosa oppure il soggetto dalla fonte. Nei flash avremo un selettore che ci consentirà di aumentare o diminuire la potenza del lampo.
Colore
La luce è formata da onde elettromagnetiche che, a secondo degli elementi chimici che la producono, ha lunghezze d’onda differenti e quindi anche colori differenti..
La diversa colorazione dei vari tipi di luce viene chiamata temperatura colore ed è misurata in gradi Kelvin e va dalla luce di una candela a circa 1000-2000 K° agli 11000-20000 K° di un cielo blu.
Immagine tratta dal sito di Roberto Sartori |
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